Ode a quell'ammaliante atmosfera,
capace di mitigare le asprezze
ed assopire i notturni tormenti.
Fragraza da consumarsi lentamente
geme stille d'arduo impeto passionale.
- concupiscente maremoto -
esala veementi pulsioni da divorare
avidamente come singolare frutta carnivora.
- subitaneo sfacelo -
che penetra nelle arterie di ogni organismo
esistente per provocare platonici orgasmi.
- indelebile sigillo -
attraversa asimmetricamente raziocinanti vie
scardinandone l'assoluta sistematicità.
Codesta è la sintesi della Tripice Venia:
Dea da trangugiare soavemente,
entità che ingerisce l'universo nella profondità
del suo essere ovunque.
(... da "dediche ad una Dea di nome MAURA")