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Pubblicata il 20/12/2005
A volte sai guadagno la torre
lassù sul monte dal nome di metallo
pregiato
e mi "tuffo" nel mare,
ascolto il vento che sibila
tra i mirti gli asfodeli le ferule
lo strame ed i pini marittimi,
ne afferro con le nari gli odori forti
ed allora
quando sento i brividi di freddo leggero
che il libeccio mi dà
afferro quel vecchio plaid di lana
consunta in cui ti avvolgevi quando
mi prendevi disteso
ed è il tuo odore che copre quello
del mare degli asfodeli delle ferule
e dei pini marittimi.
A volte.
Poi sempre monta la rabbia
ed è l’odio che vince e gonfia
le gote in urla sorde
che vomitano anatemi feroci:
che tu sia maledetta!
Amata lo sarai sempre.
E lo sai.

10/12/2005

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Detto da te è ... un complimento vero. Gracias.

il 20/12/2005 alle 20:38

Sei pervaso da sentimenti contraddittori che si fondono in un unico nome che è "ricordo", il tutto all'ombra di mirti ed astrodeli.
Bei versi, salutone ed auguri, mati

il 25/12/2005 alle 19:00

Salutoni anche a te e un kiss forte forte!
Mic

il 25/12/2005 alle 22:24