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Pubblicata il 22/04/2002
Festose son le coscie della donna che ho sul petto,
festoso il mio braccio.
E la notte mi chiedeva “come faccio
A tenervi nel mio cuore per sempre?”

Furioso il tempo che cavalca a noi accanto,
furenti i battiti veloci delle ciglia,
ed i respiri.

Poi l’affannate stelle a scatti
s’urtano regolari tra le fronti.
Mi chiedo come posso
coprirti il volto di scintille
e non vederti mai.

Furtivo infine è l’attimo in cui t’innalzo all’apice
e nel tuo fuoco immenso ma già effimero
vedo il piacere intenso
e l’appagato desiderio.

E dopo poco m’appari
con gli occhi stanchi e l’alito cattivo
e sento lo stridulo tirannico del gallo
che fiero annuncia il giorno.
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