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Utente eliminato
Pubblicata il 22/04/2002
Certi giorni disegno il mondo
con la matita colorata di un sogno,
le volte che mi sento vincente
urlo ed esulto anche per niente
e quando si fa notte
ascolto un pezzo dei Jodec.

Ascolto il silenzio
ogni volta che vado a letto
e piuttosto che ascoltare la tua voce
accendo la televisione
ma quando c’è il telegiornale
guardo le tue gambe.

A volte non riesco
neanche a capire me stesso
come puoi capirmi tu adesso?

Cerco un angolo di tempo
per guardarmi dietro,
cerco un angolo nello specchio
per guardarmi dentro,
cerco solo rispetto
per immaginarmi perfetto.

Mi prenderò
tutto quello che mi hanno rubato
mentre ero distratto,
cercherò
tutto quello che ho perso
mentre stavo piangendo
per cose senza peso
che adesso…

Sono le venti e quaranta
e tu non sei ancora tornata,
dimmi adesso dove sei
che domani vengo a prenderti,
ti penso sai
ogni volta che te ne vai.

Di notte ti sogno
mi sveglio e ti voglio
ma ci sono interferenze
sul cielo di Firenze
e intanto Vasco
riempie un altro stadio.

A volte mento
anche a me stesso
come puoi credermi tu adesso?

Cerco un amico vero
per parlare del più e del meno,
cerco un pretesto
per fare questo e quello
senza chiedere il permesso,
cerco solo rispetto
per immaginarmi perfetto.

Mi prenderò
tutto quello che mi hanno rubato
mentre ero distratto,
cercherò
tutto quello che ho perso
mentre stavo piangendo
per cose senza peso
che adesso non hanno più un senso.
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