PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 26/10/2005
Merda merda merda!!!
Passa sta palla!
Che ancora c’è da esistere
Leccare orologi sciolti
Testa di serpente in bocca
Staccata dal corpo
Ed essere nello scorrere del tempo
una delle sue fratture
e correre correre
E scagliare scagliare e liberarmi
Da ciò che mi allontana dalle mie nudità
Disiggillare il ventre della mia immaginazione
Sorpresa di sangue e feci
Come una rosa che si scrolla il fango con le sue urla
Spirale di petali racchiude in fondo
Il bozzolo della parola…
Merda merda merda
Passa sta palla
(e il pubblico coglione ci guarda,ognuno accantonando se stesso
Dentro la bocca nera delle sue pupille
Solo occhi solo occhi….e il corpo dimenticato
Come fiori disegnati su sta parete mal illuminata)

Ho il mio momento
Sono io seduto come un’artista
E mattonelle che si agitano…e strani disegni si animano
Parlo loro parlo loro che mi stanno di fronte
Io sono un’artista seduto…il pozzo il pozzo lo riempio
Parlandovi trovo ispirazione e mi libero delle idee,che sono merda,sono solo merda!
Discuto nel silenzio della casa che sento gorgogliare come uno stomaco vuoto
Solo,con le mie mattonelle….come un geppetto mi creo i figli che voglio
prendono vita e interessati m’ascoltano,e fanno pure domande….e ci vogliamo bene
e sono uno stimolo per nuove idee e riempio il pozzo…idee che tenevo dentro da tanto tempo
la puzza delle idee data la loro vera nascita…e io che le uccido….perchè le idee sono merda,merda!

Un tavolo di legno duro,un bicchiere di vino e le luci intorno da cui accetto suggerimenti
Non l’ho deciso io di esistere, quindi accettate i miei omicidi
E se mi uccido è per ricominciare
Se non mi riconoscete più, siate fieri di me
Ho iniziato ad agire!
Io non sono un poeta e odio le poesie
le poesie sono pesci morti su quel tavolo di legno duro
potrei aspettare che l’idiota le acquisti e se le mangi, mangerebbe cadaveri
i miei pesci morti invece,non li do a nessuno
li lascio liberi di galleggiare nell’acqua di quel pozzo,che specchia la mia estasi..(bugia?)

.. in isolamento
nudo in una stanza vuota
scrivo con la merda sui muri
come sempre.
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bellissima davvero..è una delle migliori poesie ke ho letto su questo sito..mi piace il tuo dimenarti dalla vita..anke se alla fine lo sai pure tu ke non si può..perkè tu sei questa vita..e se la vita la vuoi kiamare merda, se le tue idee le vuoi kiamare merda..bè allora tu come ti vuoi kiamare???
ti piace urlare merda di fronte a uno spekkio?
credo di no..quando lo farai ti considererò un uomo straordinario,e nn skerzo affatto.. di nuovo complimenti ti voto 5

il 26/10/2005 alle 15:53

come al solito urli la tua rabbai contro il mondo e contro la tua vita..
ma la merda a volte se si lancia da tutte le parti ci sporca ed è un peccato...
ciao

il 26/10/2005 alle 16:30

La tendenza all’infinito, alla perfezione di ogni uomo è sempre ossessionata dalla vergogna dall insoddisfazione e dalla consapevolezza di essere imperfetti e quindi finiti…
Vorrei riuscire ad incazzarmi cn la tua stessa grinta ! complimenti al quadrato :)

silvia

il 26/10/2005 alle 19:40

Credo che l'importante nell'arte è il concepire...il partorire....poi una volta partorito...anzi cacato...una volta cAcato non serve a nulla....fanne ciò che vuoi tu...usala come concime magari....quindi il senso era questo....l'inutilità....la rabbia che ci metto diciamo è il momento in cui passa lo stimolo...il momento in cui si trasforma...perchè io di solito io scrivo per cacciare fuori tutto lo sporco che ingerisco...per me l'arte è questa...cacare...ma merda in senso positivo anche...perchè tu puoi coglierla e farne concime magari...la rabbia è punto il dimenarsi dalla vita...esattamente come hai scritto tu..è il momento.....d'altronde anche una madre quando partorisce il proprio figlio si dimena soffre...è la vita!...grazie comunque...io sputo sempre su me stesso comunque...ciao....Ale

il 26/10/2005 alle 19:41

è la rabbia della sofferenza...la sofferenza del concepire...è come se io non ci fossi lì...è la mia assenza in quel momento in qualche modo a parlare...il dimenarsi dalla vita...dal soggetto...dalla schiavitù del soggetto...non so come spiegarti...ma è il momento del concepimento dell'opera d'arte...è quell'attimo che frattura il tempo...in cui l'idea passa e si trasforma in merda appunto...è gridata,è sofferta...io non ci sono...c'è solo il mio grido!...per questo parlo del pubblico coglione....perchè in quel momento distinguo chi guarda da chi agisce...e poi merda ha un'aspetto positivo...puoi usarlo come concime magari per far spuntare i tuoi fiori...ma il modo in cui ho pronunciato "merda"...avrei potuto scrivere concime...chessò...sterco...ma non dava l'idea dell'attimo in cui ho sputato fuori ciò che altrimenti mi avrebbe ucciso da dentro....capisci?......questo più o meno è il senso...grazie del commento pirruzzo....ciao....Ale

il 26/10/2005 alle 19:50

potrebbe essere un'interpretazione in effetti...ma io anzi l'assenza di me descriveva il momento del passaggio dell'idea a inchiostro,che è merda in quanto concima il foglio e magari può far nascere dei fiori nella mente del lettore... magari...il concepimento che descrive se stesso...se vuoi puoi leggere le altre risposte agli altri....grazie comunque...ciao...Ale

il 26/10/2005 alle 20:07

sisi l ho capito...infatti nn mi riferivo alla tua scelta dispegiativa o meno di usare la parola merda...ma dalla sensazione che in generale il tuo pensiero...la ricerca della perfezione...e poi cm diceva de andrè ... dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior... :)

il 26/10/2005 alle 21:24

INFATTI.....grazie dei commenti.......adesso leggerò le tue....ciao

il 27/10/2005 alle 10:30

I tuoi pesci morti sono qui alla vista di occhi che riflettono sul tuo gridare.
Possono esserci tante interpretazioni, ma nessuno riuscirà ad entrare nel senso intimo del tuo dire.
Mi piace comunque questa grinta poetica, un saluto mati

il 28/10/2005 alle 00:20

grazie....si può essere interpretata..ti puoi nutrire di quei pesci morti....puoi usarla come concime il mio sterco...se leggi le altre risposte agl'altri commenti potrai capire meglio.....grazie comunque del commento....ciao.....Ale

il 28/10/2005 alle 10:36

Si l'isolamento nudo. e quella incapacità di dirsi quando sai che sarà anche incapacità di darsi perchè sei soprattutto parole, parole che ti sigillano l'aria tra i polmoni, parole che una voolta fuori sono scarto, inutilità, o almeno è così che ci si sente vero urlo talvolta. Si, lo sento anch'io il bilico, l'incredibile ansia di non reggersi e la voglia assurda di buttarsi di sotto, un poco più giù per vedere se a scarvarmi dentro l'ansia faccia meno male. Bellissima...davvero.

il 19/11/2005 alle 12:25

BRAVA,è proprio così...è proprio quella incapacità...le nostre due poesie si completano forse....mi fa piacere esserci scovati e scavati...leggerò tutte le tue poesie.Ciao...grazie.

il 22/11/2005 alle 11:42

GRAZIE DEL COMMENTO...MI ERO DIMENTICATO DI RISPONDERTI...SGARRAI...CI SALVIAMO CI SALVIAMO...ALMENO..è ALLA SALVEZZA CHE ASPIRIAMO....IO SICURAMENTE...QUALSIVOGLIA SALVEZZA....CIAOOOOOO

il 22/11/2005 alle 20:15

AHAHAHAH....I MMMAZZAMMU MPARE!

il 22/11/2005 alle 20:17

In questo isolamento..caro Ale,medita e rifletti,è bellissima la tua grinta, la tua determinazione..ma consentimi di suggerirti che ci troviamo su un Portale di Poesia..e di poeti.e l'uditorio..non sempre può apprezzare un linguaggio forte!..si possono dire.(.le tue parole), ma attraverso simboli,metafore. Non è del falso moralismo il mio assolutamente.ma ci sono modi e maniere affinchè siamo accettate da tutti. Comunque, continua a scrivere..perchè sei bravo!.Un bacione da Dory.

il 26/11/2005 alle 17:48

Cara dory...sono realmente commosso dell'affetto che mi dimostri...sempre così puntuale nel commentarmi...mi fa piacere,moltissimo........però non sono assolutamente d'accordo con quello che dici......io non scrivo per l'auditorio...e non mi interessa niente dell'auditorio...sembrerebbe una banalità ma io scrivo per me stesso e basta,nel momento in cui scrivo sono solo con me stesso...e lotto con me stesso...che poi qualcuno condivida le cose che dico allora mi fa piacere...oppure che qualcuno mi dia un consiglio per migliorarmi....Secondo me si dovrebbe lasciare giudicare ogni persona che legge se sono volgari o no....il linguaggio forte l'hanno utilizzato anche dei geni della poesia come Rimbaud Ginsberg Apollinaire Bukowsky etc etc....quindi loro non avrebbero potuto trovare ospitalità in questo portale scondo te?........io non voglio assolutamente che la mia poesia e il mio modo di scrivere sia accettato da tutti...e rifuggo dallo stereotipo del poeta come persona sensibile che parla delle rose del cielo e delle stelle.....questo portale non è una vetrina di compiacimenti o di autocompiacimenti.....quindi chi non apprezza il linguaggio forte non legge...o non apre la pagina della poesia in questione....in questo portale ho letto poesie che mi hanno profondamente offesso come essere umano(dalla quale categoria tra l'altro mi disconosco)...ma non mi sono mai sognato di protestare...semmai ho scritto un commento per chiedere spiegazioni...oppure ho voltato pagina,magari incavolato per quel poeta....non credo che la censura sia una cosa giusta...credo che sia la morte dell'arte......comunque hai fatto bene a scrivermelo e ti ringrazio per i tuoi continui complimenti...che mi imbarazzano...sul serio...divento rosso..eehehhe...un baciuzzo
Ale

il 26/11/2005 alle 18:21

Grazie kriss.....è bello anche che dory abbia potuto esprimere la sua opinione...senza censuraaaaaaaaaa.....ciao...baci
Ale

il 28/11/2005 alle 10:23