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Pubblicata il 09/10/2005

Echi di notti insonni
tra perdute scommesse
con la vita e la morte,
leggere brezze portano
profumi dell’estate.


Silenzi illuminati
da un pallido chiarore,
brillano, incerti segni
d’un’ignoto destino,
lassù in alto le stelle.


Sembra un canto lontano
il temuto ricordo
di corse senza fiato
a cercare nel vento
l’istante che non muore.


Debole si ripete,
esitante bisbiglio,
e svanisce leggero
come dolce carezza
d’una mano gentile.


Il tuo sorriso torna,
luminosa sorgente
d’incanti non attesi,
il nuovo giorno nasce,
alba d’un nuovo tempo.


© Pietro Sassi
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si legge d'un fiato e....mi manca il fiato. Mi complimento . marealto.

il 09/10/2005 alle 16:38

Sono felice che la mia poesia ti sia piaciuta così tanto. Grazie. Ciao! :-)

Pietro

il 11/10/2005 alle 02:01

Grazie. Sei molto gentile. Ciao! :-)

Pietro

il 11/10/2005 alle 02:02