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Pubblicata il 14/09/2005
Pane tostato,
che gusto
ar palato.

Insieme
a la carne,
da sola
o con salsa,
la preghiera de gola
ar cielo s'innarza:
"O grande braciere,
de la bruschetta
sei er re,
te prego na' fetta,
falla cadè!"

Lo so
ch'è 'n peccato:
ma come se fa?
Er vicino arostisce
e io co' da fa?
Stammene bbona,
magari zitta e digiuna?

No, nun chiedeteme
tanto,
la bruschetta
è 'n peccato
de cui
io me ne vanto!

MTA


Questa poesia è nata dopo che il mio vicino di casa, acceso un grande braciere, ha iniziato a cuocere pane, carne, salsicce e quant'altro. Naturalmente, grazie al leggero soffio di vento, complice di questo "efferato stillicidio", i sublimi effluvi della cottura hanno investito e riempito di aromi golosi il mio appartamento. Da qui, la voglia e l'invidia.
Con simpatia
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mary..sento il profumo della bruschetta
arriva fin qui..
ma è mia moglie che le sta cucinando..
ciao

il 14/09/2005 alle 23:04

Beato te, Pirrotto. Mi vuoi far "rosicare" eh?!
Smackkkk :-)))
maryt

il 14/09/2005 alle 23:15

Quando si tratta di descrivere il Cibo...o sono ricette o ti fan venire "vogliette"..come stà succedendo ora a me dopo la lettura...brava...pier

il 15/09/2005 alle 09:24

smaccheteeeeeee

il 15/09/2005 alle 12:21

Grazie Pier. Sono contenta di essere riuscita a stimolare questo gusto mangereccio.
Ciao
M.teresa

il 15/09/2005 alle 19:49

Eh sì caro Jollone. Questa è na bella vendetta, ammappete! E' na tortura, anzi.
Un sorriso a te e tanti baci.
Smackkkkkk e arismacckkk :-))))
M.teresa

il 15/09/2005 alle 19:51

Grazie dolcissima Luna. Baci a te.
Ciao
M.teresa

il 15/09/2005 alle 19:52

E' BELLISSIMA E DIVERTENTE ALLA MARESA. MI SEMBRA SAI, DI SENTIRE LEGGERE TALI VERSI DA ALDO FABRIZI, CHE SPESSO NE COMPONEVA DI SIMILI. SEI BRAVA MIA ANIMA CHE ALTRO NON SEI. GIùGIù

il 18/09/2005 alle 17:31