PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/09/2005
Io vado per la mia strada
dove i mendicanti sono di casa
dove il canto vuol essere luce.
dove nessuno pensa e tutto tace.
Io vado libero dalle vicende di vita
sul lungomare dell’estasi
col mio cartone per dormire
una busta di carta per mangiare.
Io vado verso un nuovo mattino
nella terra dalla quale fui tratto
perché polvere ero e polvere son tornato.
Io vado raccogliendo gli stracci d’Adamo
dove il confronto con la carcassa dell’uomo
non fa più paura.
Io vado in un mondo amico
in cerca dei sette sigilli
dei sette angeli e delle sette trombe
del nuovo cielo e della nuova terra.
Io vado e mi sembra
d’aver perduto la strada.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (1 voti)

bella , intensa , profonda come un abisso
tra quelli dell'ultimo verso siamo oramai un fiume..

il 14/09/2005 alle 20:00

solo pochi tranne i poveri
riescono a sentire per i poveri.
Solo un barbone
riesce a vivere a proprio agio.
un abbraccio per il tuo commento
ciao
www.giangenta.com

il 15/09/2005 alle 17:27