Sto transumando
Da solo
Le mie quattro anime
Frammiste ai corpi
Uguali
Diversi
Ma tutti dentro di me
Verso un pascolo ignoto.
Per ora incontro sterpi e rovi
Vecchi e secchi
Segni di passati incontri
Che mi lacerano il corpo
Mi riaprono cicatrici blasfeme
Svellono lembi di carne e di memoria
E la notte
Sotto le stelle
Mi conciliano il sonno
Evocandomi incubi di ricordi.
E mi nutro di cielo scuro
Lappando freschi raggi di Luna.
All’alba son su di nuovo
Tento di brucare erba
Che sa di te
Di miele e cannella naturale
Cerco di abbeverarmi in piccolo pozzetto muschioso.
Flashback!
E così la sera
Ho almeno un sogno da coltivarmi
Al chiuso d’un vello
Che tra poco mi stracceranno di dosso.
Neanche un cane al seguito.
Il sentiero è segnato da tempo.
Migrazione in solitaria
Senza campanaccio della storia
Vedo una casa
Lontana
Fuma un camino
Odore di pane fresco
Vino e frutta a volontà.
È il Buon Pastore che m’aspetta!
Per ammazzarmi:
Fa solo, da sempre, il suo dovere.
Zampetto di corsa…
Arrivo!
E divento sogno nella mente di chi mi ha amato.