PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 14/08/2005
Sto transumando
Da solo
Le mie quattro anime
Frammiste ai corpi
Uguali
Diversi
Ma tutti dentro di me
Verso un pascolo ignoto.
Per ora incontro sterpi e rovi
Vecchi e secchi
Segni di passati incontri
Che mi lacerano il corpo
Mi riaprono cicatrici blasfeme
Svellono lembi di carne e di memoria
E la notte
Sotto le stelle
Mi conciliano il sonno
Evocandomi incubi di ricordi.
E mi nutro di cielo scuro
Lappando freschi raggi di Luna.
All’alba son su di nuovo
Tento di brucare erba
Che sa di te
Di miele e cannella naturale
Cerco di abbeverarmi in piccolo pozzetto muschioso.
Flashback!
E così la sera
Ho almeno un sogno da coltivarmi
Al chiuso d’un vello
Che tra poco mi stracceranno di dosso.
Neanche un cane al seguito.
Il sentiero è segnato da tempo.
Migrazione in solitaria
Senza campanaccio della storia
Vedo una casa
Lontana
Fuma un camino
Odore di pane fresco
Vino e frutta a volontà.
È il Buon Pastore che m’aspetta!
Per ammazzarmi:
Fa solo, da sempre, il suo dovere.
Zampetto di corsa…
Arrivo!
E divento sogno nella mente di chi mi ha amato.
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Mi scuso per gli errori/orrori di ortografia dettati da un ferragosto in casa...
Ho chiesto al cortese staff di correggermeli.
Penso che vi provvederanno appena possibile.
Ma il senso non muta...
Un caro saluto ai miei pochi lettori...
Er

il 17/08/2005 alle 14:24