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Pubblicata il 03/04/2002
Racchiudo nel mio calamaio l’inchiostro per poter scrivere
parole a te dedicate e nonostante
m'appaia coricato macchiando il tavolo,
escono leggiadri pensieri alati,
capaci di volare fin dove tu sei.

Raggiungendo la figura di donna matura e sensibile,
che ho avuto modo di conoscere nell’arco della nostra esistenza.

Volano veloci e portatrici di colori fluorescenti,
se l’animo mio ride,
o appassite rose quando piangono il mio dolore.
Sconfinando in pensieri sottili,
emergono dalla mente e appaiono al momento in cui
si apre davanti a me il foglio nudo,
bianco e candido, in attesa di essere sporcato
dalla punta della mia piuma.

Racchiudo nel calamaio l’arte che tu hai saputo darmi,
che hai saputo regalarmi.
Dono supremo e gelosamente accudito.

Racchiudo nel mio calamaio
l’inchiostro dell’essenza suprema dell’amore,
quella stessa che ho conosciuto con te,
ammirando te,
i tuoi stati d’animo, ammirando la mia musa.
Amandola e stringendola.

Racchiudo nel mio cuore te
che sei il mio inchiostro.



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...ma non sai, però, quante volte ho
guardato impassibile la sua caduta...

e quante volte, invece, ho raccolto l'inchiostro con le mie stesse mani sporcandomi ma felice di poter poi pulirle per nuove emozioni!

E' sempre bello leggere le tue parole,
grazie!
M'

il 04/04/2002 alle 09:58
flo

Concordo, questi sono versi coivolgenti che esprimono grande forza poetica.
molto bella
Floriano

il 05/04/2002 alle 08:47

...e detto da te non può che farmi piacere...
Grazie Flo,
;-
M'

il 05/04/2002 alle 09:01