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Pubblicata il 16/07/2005
Ancella sognante,
effimera, dolce creatura,
quasi ultraterrena,
portami più su delle nubi,
a mirare lo specchio
dell’essenza.
Vorrei che la notte
ti colmi d’incanti,
quando esci come mite acqua
da fenditure nascoste
al grido delle cicale.
Si stende lo spazio
intorno a noi,
vivo di mille creature nascoste,
con il loro mondo,
le loro leggi,
il loro confine,
un alternarsi di luci ed ombre
di silenzi e voci.
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ciao loscia.... la tua poesia è carina semplice,dai voce al tuo cuore per una dolce creatura ,ne nasce un canto ,lo evochi lo inneggi con versi squisitamente dolci.
un abbraccio freccia.

il 16/07/2005 alle 13:13

Molte grazie per il tuo squisito commento, mi lusinga sempre il fatto che ciò che si scrive possa piacere a qualcuno e desti la sua attenzione o tocchi la sua sensibilità, un caro saluto e buona estate.

il 17/07/2005 alle 20:41

Grazie per aver letto ed apprezzato la mia poesia, questa è la cosa più bella per un poeta, il suo vero e sincero motivo d'orgoglio, un affettuoso saluto

il 17/07/2005 alle 20:43

è bella da assaporare..languida, stellare
:-)

il 19/07/2005 alle 18:06