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Pubblicata il 13/07/2005
Sullo scrittoio,con il calamaio
Ormai vuoto e il cuore stracolmo…
Ho dovuto versare tutto l’inchiostro
Nel cassetto e chiuderlo in fretta,
stavi per sbocciarmi ancora…

“cerco di scappare ma tu mi insegui
cerco di liberarmi, ma più stretto
mi trovo impigliato a te, è
inutile ti voglio ancora troppo bene
e non riuscirò a dimenticarti,
per quanto mi dimeni per quanto
desidero buttarti via, tu ci sarai
finché sarò in grado di respirare…”

Davanti al vetro ruvido
Delle mie finestre con il giorno
Finito e una lacrima in seno
Ho dovuto strapparmi gli occhi
E buttarli nel cortile,con forza,
stavi per folgorarmi…

“cerco di cancellarti ma tu sei incisa
Cerco di scacciarti ma la tenerezza è infinita,
è inutile io ti amo, e per quanto scalci forte
per quanto mi percuota, io ti respirerò
e quando deciderò di chiudere gli occhi
per non vedere, ti vedrò e più
non ti desidererò, più mi incendierai…”

Davanti alla mia gatta, con le zampe
Nude da unghia e le sue fusa silenziose,
Ho dovuta abbandonarla,
tirarla violentemente fuori…
stavo per morire…

“cerco di romperti bambolina
Di plastica…già cerco;
ti cerco sempre…è inutile
io ti voglio e per quanto mi
graffi e mi morda, io ti troverò
ovunque: nei miei goffi passi nei miei
veloci respiri e nei miei assonnati
desideri…non ti dimenticherò
mai, mia felicità, più mi
conosco, più mi domando di domani,
più dovrò a forza tornare
da te a baciarti le mani…”
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