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Pubblicata il 26/06/2005
Solitudine

Quann’’o sole
se ne scenne e a una
a una s’appicciano
‘e lluce d’’e ccase,
annanz’’a ‘na televisione
se cunzuma ‘o dramma d’’a jurnata.
Quant’è longa ‘a nuttata
pe’chi nun tene
cchiu a niscino.


Quando il sole tramonta e a una ad una
si accendono le luci delle case, davanti
a una televisione si consuma il dramma
della giornata. Quanto è lunga la nottata
per chi non ha più nessuno.
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la solitudine..
può essere la compagnia della notte..
del giorno..
ma quando non è una scelta..si potrebbe morire..

il 26/06/2005 alle 11:54

La solitudine non può portare allegria, soprattutto quando non è una scelta.
Ciao, Antonio

il 26/06/2005 alle 22:37

Sicuro, ci vediamo quì, saremo meno soli.
Ciao, Antonio

il 26/06/2005 alle 22:38

Troppo giusto Roberto, e quasi mai si è soli per scelta.
Ciao, Antonio

il 26/06/2005 alle 22:39

Lambert, siamo in due, non sei più solo.
Ciao, Antonio

il 26/06/2005 alle 22:40

Si aspetta il giorno, a volte ad occhi aperti per vedere qualcuno. Che tristezza. Ciao, Antonio

il 26/06/2005 alle 22:42

Anch'io tempo fa ho scritto una poesia sulla solitudine,la tua me l'ha fatta ricordare...se la trovo la invio,così,se vorrai,potrai leggerla ...la tua è davvero bella...

il 26/06/2005 alle 23:30

Ne sarò onorato, ti ringrazio sin d'ora.
Ciao, Antonio

il 26/06/2005 alle 23:34

Reale e riflessiva.
Fiore

il 27/06/2005 alle 00:19

Sei riuscito ad esprimere con dolcezza la malinconia racchiusa nella "solitudine", grazie anche alla forza del tuo dialetto.
Triste ma molto molto bella.
Baci
M.teresa

il 27/06/2005 alle 08:26

Quann'o fa notte
e 'o sole se ne scenne...

c'è la stessa musica nella tua poesia e lo stesso malinconico soffuso sentimento....ma poi arriva il sole..!
bravo t'abbraccio

il 27/06/2005 alle 10:11

Purtroppo è così, e purtroppo il televisone sostituisce il sorriso di qualcuno, talvolta sarebbe facile essere umani...
kis, luna

il 27/06/2005 alle 15:28

però se giri l'occhi intorno
guarda
come di luci s'è appicciato il cielo
ed ognuna di esse dentro il tuo ciore dolce
canta
e sulla solitudine stende
di dolcezza un velo...

un grande abbraccio di Luna

il 27/06/2005 alle 16:56

come vanno bene questi versi verso il cuore. anche questa è una visione da questo lato dell'estate.bravissimo.

il 27/06/2005 alle 20:42

Grazie fiore, piacere di averti incontrato.

il 27/06/2005 alle 22:12

É una scena che mi colpisce tutte le volte che passo davanti ai bassi di Napoli, aperti per il caldo e vedo un vecchi solo davanti alla TV.
Ciao, Antonio

il 27/06/2005 alle 22:14

Si potrebbe cantarla insieme: Stà 'nfronte a tte,
stà 'nfronte a tte.
Grazie lupetto, ti abbraccio, Antonio

il 27/06/2005 alle 22:16

É una scena che mi colpisce tutte le volte che passo davanti ai bassi di Napoli e vedo un vecchio
solo davanti al televisore.
Ti abbraccio, Antonio

il 27/06/2005 alle 22:18

Io spero che sia come declami tu, la realta che io ho descritto è quella che vedo tutti i giorni passando davanti ai bassi di Napoli, piccole case da
2 x 2 dove spesso un vecchio,solo, aspetta che faccia giorno per vedere qualcuno.
Ti abbraccio, Antonio

il 27/06/2005 alle 22:21

Grazie Viana, triste e sociale. Si potrebbe fare tanto. Ciao, Antonio Covino

il 27/06/2005 alle 22:23

La tua è bontà e sensibilità d'animo, mio caro Antonio.
T'abbraccio
M.Teresa

il 27/06/2005 alle 23:00

Una struggente poesia che nasce da una solitudine
cosmica che affligge l'uomo..."C'e un verso del grande Eduardo De Filippo che dice" Addà passà a nuttata!"...Al Cantore napoletano tutto il mio affetto. Dory

il 30/06/2005 alle 22:14

Mi piace questo tuo attaccamento a Eduardo che io ho molto recitato ma poco amato come persona, ma chesta 'e 'na nuttata ca nun passa maje.
Mi piacerebbe avere una briciola del talento del grande Principe De Curtis che nelle sue poesie ha detto tutto.
Scusami se mi faccio vedere poco in giro, non sempre attraverso periodi positivi.
Comunque leggo sempre gli amici e te sopra tutti.
T'abbraccio, Antonio

il 30/06/2005 alle 23:38