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Pubblicata il 29/03/2002

Bianca la rosa
che splende fra le mie dita,
come nuvola
che il cielo irrispettosa tinge.

Pungente il profumo
che spande all'intorno,
ricorda momenti
che il cuore non sa cancellare.

Una carezza lieve
evoca momenti struggenti,
e una pelle di seta
che altre mani ora sfiorano.

Mia rosa bianca
ancora una volta
ti ho deturpata,
s'allarga sul petalo
il rosso
che spine maligne
hanno violato.

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Ogni rosa è un grande amore, Pipos, che si vorrebbe conservare pulito in eterno.
Ma sempre nubi all'orizzonte, vagano inarrestabili.
E l'amore viene violato, deturpata l'immagine.
Macchiata dai rancori.

Grazie Pipos

Luigi

il 29/03/2002 alle 13:59