PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Utente eliminato
Pubblicata il 29/03/2002
Manzoni

La fin del poeta
In lavar in panni
In Arno;
e prova e riprova
di scriver
d’un a gran tomo,
ed in limar i versi
e poi ricorggere,
ed in non esser
mai di contento.
Ed in pianin,
prima un a strofa,
ed un capitol;
e il Rodrigo ei castellaccio,
e di Tramaglin la rabbia,
e il vagar
e il parlar al popol;
e la bianca a Mondell Lucia,
pingente prigionier dell’Innominato
eil suor inveccchiare,morir e poi?
E in sta finalment,appari il
Buon Luodovico er Fra Cristoforo;
e dinnanzi va il romanz suo
e le grucce,e la peste dei
monatti pravi;
e il poeta s’eterna d’historia vera,
e di realtà storica ci parla,
e il rievocar de poveri e la fame
d’origin spagnola,
ed i potenti vasi di ferro;e tra questi,
il povero Abbondio,sente quelle parole ed a paura,
perche e picciol e solo,ed in lui
tra i suoi difetti ci siam noi tutti,
e ricosciamo nell’inadeguatezza sua,
e d’insicur dei tempi,in cui viviamo oggi,
in cui il pane e lavoro,più tanto sicuro non è.
E la storia sua,non è più storia,ma dolor
D’oggi,e non da lui il retaggio, el orma da lui le tracce,ci portano
All’adesso,
all’oggi,
ora.
E sospirian de guai,
come gli antichi
Sposi.
  • Attualmente 0/5 meriti.
0,0/5 meriti (0 voti)