Dal carro di stelle
questa luna piena
solitaria
ruota impolverando
il cielo notturno
di paziente luce spettrale
dalle cime fino quaggiù
dove batte il cuore
quando, sempre la speranza,
ha sguardo bambino e la terza età.
-Non abbandonare mai i sogni
alla speculazione, m'invoca,
donali all'amicizia!
Sulle parole
due e due s'accompagnano
quattro e quattro si confondono!-
e impolverato anche il mio viso
tra i barattoli della cena
si confonde in un sorriso.
Chiudo la finestra
poi che un gomitolo
nella placenta della notte
morbido s'addormenta.