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Utente eliminato
Pubblicata il 25/03/2002
TI RIMETTI in cammino

Quando appare la voglia di lasciarti morire
e lei col suo volto non si mostra propensa
a svelarti maniera in cui s’affacci a rapirti
nemmeno annunciando che cosa t’aspetta,
ti rimetti in cammino sperando che presto
dell’opaco fluire appaia il nuovo traguardo.

E’ più forte il richiamo di star nell’effimero gioco
della vita che scorre negli alterni affetti e tormenti
portando verso il tramonto ciò che scopri al mattino:
così arranchi alla sera con le certezze un po’ stanche
e nella notte in bel sogno attendi che ne appaiano altre
per riprender lieto un cammino che non si sveli incolore.

Ciò che appare talvolta con il volto incupito
allo sguardo angosciato della tua anima in pena
è forse soltanto il riflesso dei pensieri importuni
che s’infiltrano amari nella mente riposta a tacere
quasi che in lineare cammino non voglia affacciarti
all’attrattivo orizzonte che lieve si espande nel cielo
nel timor che raggiunto non conservi durevol visione.

Ciò che conta alla fine per te che ancor soffri
di non avere in traguardo ogni giorno sicuro
sta nell’interno sospiro che comunque la vita
un po’ da te stesso riprende nuovo cammino:
è più bello vedere quanto l’esistenza ti offre
in ricambio affettuoso di quanto dai tu ad altri.

Francesco GHEZA, 23 marzo ’02

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