nelle braccia non ho lo sguardo del destino
il mio silenzio avanza circondato
dove il madrigale della vita suona
tra nuvole di gelo che piovono
e adagiano il loro alito
di petali stanchi
non mente l’attimo accolto
il verso di un viaggio amorfo
vento oppresso che scioglie la coltre
liberando la sua fine stonata