Assaporo l'estate sdraiata sull'onda
dei miei sogni,
cullata da venti tiepidi volo su campi
di papaveri rossi,
sfioro filari di viti riflessi su arcobaleni dorati,
nel cielo stelle appese a lembi di tuono
e mentre lucciole danzano
sul lento navigare del vivere,
il futuro è nelle linee della mano
fragile scheggia di cristallo
racchuso tra gemme di giada
e destini macchiati d'inchiostro.