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Utente eliminato
Pubblicata il 23/03/2002
Come non poter mirar, al tramonto della stella mattutina, il ciel che ogni di' si rinnova, così fresco e tenue, d'un soave blu puro e senza alcuna nube.... nemmeno un candido e soffice cumulo parea non voler per nulla sminuir l'incanto di quel colore che all'avanzar del radioso sole, prendea sempre più vigor .

In quel colore posso dunque mirar i tuoi occhi così immacolati, così belli che non posso dimenticare .... li vedo al mirar della volta celeste ed ecco: s'è già fatto giorno .

Davver la natura è ai tuoi piè, sicchè volgendo al basso lo sguardo mio appaiono leggere ed umili, come Te umile, goccioline di rugiada frutto d'una benefica umidità che, unita alla complicità del notturno irraggiamento, depositandosi, allieta la terra ... nel cammino mio .

L'aria dapprima fresca e gentile s'offre all'abbraccio del calor solare finchè s'innalza temperatura a riscaldar le membra .

Come è bello e radioso quel cielo nel raggiunto vigore ... come sono belli allor i tuoi occhi e se così soave e caro è pur il cuor tuo, davvero sei creatura sì deliziosa, regale e ... danzante come quel cumulo che ora esile appare mentre nel suo trasformar si fa più consistente .

Mi pare già mediocre anzi no è divenuto congesto, per cui comprendo che nel caotico fluttuar delle correnti aeree, già s'affaccia instabile l'aria pei superiori livelli .

Ma eccolo trasformarsi in un impeto d'energia dalla forma bizzarra ... vuoi dir che quel bel cumuletto s'è trasformato in cumulonembo quasi a sminuir il dolce tepore dell'aria antica sulla pelle mia ?!

A dir il vero par sentire un vento sostenuto, come di caduta, annunciato da un'abbagliante saetta e giù con il fragore del tuono ! ..

.... ma nella violenza degli elementi ove la natura ci fa capir d'essere piccoli, non temo alcun male perchè Tu sei qui e lassù, nello spazio e nell'iperspazio .

Assorto in tal pensiero, mi accorgo che già lontano è quel rovescio mentre all'orizzonte lo spuntar del sole bacia un cielo ancor bizzarro sicchè nel cammino m'ccorgo d'una tenue pioggerellina che bagnando le gote mie parean lacrime Tue, così meste e miti, quasi a cercar umano conforto ....

Ma ecco che dirimpetto ai solari raggi alzo lo sguardo e resto incantato al mirar d'un segno di pace che a noi la natura donava ... un'arcobaleno così radioso, quasi a gareggiar con l'orizzonte vestito ora di mille colori .

Così Ti penso e nella luce vespertina miro già la prima stella in quel cielo ora tornato sereno .


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