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Pubblicata il 29/04/2005
Vorrei del cielo la poesia ridente
di amori azzurri nel suo sensuale
tacere; e taccio, solo, senza sensi
né sole e senso, e sento dei silenzi

di eternità soffocate nel buio
del nulla il sale di quell’impossibile
loro negata salita; del mare
vorrei la voce roca ed il profumo

verde; la bruna magia della terra
e il bianco puro, e trovarla, dell’anima
mia nuova, fiore nato tra le crepe
del tempo mai vissuto, dura e cruda

crosta di grevi istanti ebbri di roccia;
e la speranza a scrivermi parole
rosse del sangue caldo del tramonto,
goccia dei miei ricordi, e sete, e quiete.
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Bellissima, va a stanare ricordi, bisogni, nostalgie da abissi nascosti....

il 29/04/2005 alle 16:17

bellissima e significativa nelle sue descrizioni

il 29/04/2005 alle 17:30

Al poeta fili,complimenti meriti tante stelline********
dico grazie,per questa meravigliosa lirica che regala magia in silenzi di eternità!.
Con stima e simpatia Dory

il 23/05/2005 alle 09:44

e a maggio niente poesie sei un grande

il 23/05/2005 alle 13:30

Mi auguro di meritare sia la stima che la simpatia... ma dovrò convincermene e non sarà facile...

il 23/06/2005 alle 13:02

...Su che hai perso la tua baldanza?...ricordati che siamo noi con il nostro comportamento a farci diventare simpatici ed a essere stimati!...vedi tu per esempio,quando ti comporti bene lo faccio altrettanto..ma se invce fai lo stupidello..ti mollo!...
Buon pomeriggio,Dory-

il 23/06/2005 alle 13:27