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Pubblicata il 28/04/2005
"Ero seduto
A tavola
In compagnia
Del mio piatto
Di minestra riscaldata
Del mio solito rancore
E del mio fiasco
Ormai vuoto
Quando sentii
Bussare.
Mossi la candela
Verso la porta
Facendo
Attenzione a spegnere
La fiamma
E le ombre attorno
Cominciarono
A ballarmi
Girando e girando attorno
"Chi è?"
Urlai mentre imprecavo
Cercando di rimanere
Dignitosamente in piedi
"Sono io"
rispose la voce
non sconosciuta
e mentre mi arrovellavo
la mente nel cercare di
associare un volto
anche qualunque
aprii la porta.
Non vidi molto
Avvertii
Solo un ombra scura
Un'aria fredda improvvisa
Un sorriso beffardo
E l'impressione
Che non sarebbe durata molto."

La lama mosse dall'alto
E mentre cadeva
Fece in tempo a cogliere
La veste nera
E la luce sulla falce
Della candela.
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