Questo posto è così freddo,
la luce è sparita nel vento,
sto su un metallico letto;
-ditemi che non sto morendo!-
Rivivono le facce del passato,
cupe, disperate o bruciate
dalle fiamme d'aereo fossato;
anime troppo consumate.
In bugie autoinferte
e sangue sprecato
in porte mai aperte;
di lacrime un colonnato.
Batte il ritmo delle parole
riesumate dalle visioni,
-ma chi più le vuole?-
fumata di constatazioni.
Chiamo il sole ma non risponde
forse non saluta le gioie moribonde....
-Addio..-