PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 20/04/2005



Presentazione

Stai vivendo in armonia?
Donna felice in armonia con se stessa e con quello che la circonda, è una vita possibile?
La nostra sì...

Hai mai provato a galleggiare su un "letto" d’acqua calda e farti massaggiare e coccolare dal più naturale degli elementi?

Anche la piscina può diventare una sorgente di piacere, di silenzio e di pace...


Narrativa*


Che meraviglia la pioggia....

Certo è un mio punto di vista: ad ogni scroscio d’acqua vorrei rincorrere un grazie al cielo, ma portarlo personalmente lassù...
L’ho attesa per lunghi mesi dopo una grande siccità e il mio entusiasmo per la pioggia strabocca dal mio essere festosa...l’orto dove i semi germinino, le piantine crescono senza ricorrere all’irrigazione, pur valida, ma non naturale, riscopro i profumi della terra bagnata e il mio ricordo va laggiù dove prati all’inglese fioriscono in un’umidità diffusa in cui tutto pare mutarsi in linfa.
In me c’è qualcosa dell’anatra selvatica...alle prime gocce: anzichè ritanarmi in casa, vorrei subito uscire...così come sto in maglietta e zoccoli e andare, sì andare per prati verdi per sentire il concerto e la melodia dell’acqua che cade.
E’ un piacere unico e anonimo...non c’è autore in questa meraviglia...mentre tutto ciò che decantiamo sono emozioni che scaturiscono dall’animo: il vento, le nuvole, i tramonti, la magia dell’alba....e sono ispirate dagli eventi naturali.
Pioggia sottile, delicata, rossa riportando ricordi dall’Africa, violenta, e a volte drammatica...ma rimane sempre pioggia.
Mettetevi ad ascoltarla sotto un rampicante di gelsomino, tintilla, sfruscia... e si profuma delicatamente regalando alla vista: accostamenti di rugiada e di perla rara.
In periferia a Milano ho amici giapponesi, nei loro giardini stupendi corre l’acqua in frizzanti ruscelletti, con ponti in legno e padiglioni "gazebo" per poi sfociare in piccoli laghetti e fontanelle che scorrono ai margini vellutati di prati verdi...e loro, seduti su cuscini di seta, contemplano il danzare delle gocce sulla superficie acquea..., ascoltandone la musica.
Che atteggiamento diverso dal nostro!
Noi musoni, perchè quando piove lo siamo, non nascondiamolo, guardiamo solo l’acqua che cade dal cielo da dietro le finestre, ben chiuse, dimentichiamo così il rito che si rinnova...
L’acqua che sale al cielo e si condensa in nuvole per poi spiritosa e birichina precipitare nuovamente a terra, in mille pozzanghere e laghetti...
E non vediamo l’ora che smetta...non siamo come gli alberi: brillano lucide e turgide le foglie al solo contatto della pioggia, non ci coinvolgiamo con la natura.
Quanta felicità esprimono i miei seni al contatto della pioggia, e il viso fiero di ragazza all’antica...
e insieme a rane e chioccioline....beviamo il benessere...questa sospensione unica e umida di goccioline è come celebrare un "matrimonio" tra cielo e terra...






Alexia




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anch'io adoro la pioggia, il suo tintinnare quando sei a "cuccia" nel letto di domenica mattina...

però dopo giorni di acqua (come qui a Torino) con un freddo cane, comincia a darmi fastidio.
non sono albero, nè anatra,
ma salamandra che vuol scaldarsi al sole!!
:-)

ciao Daniela, bellissimo racconto questo tuo, che fà anche riflettere sui musi lunghi che spesso abbiamo per circostanze naturali che dovrebbero farci invece, sorridere!

bacione cara
pat.

il 20/04/2005 alle 10:00