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Pubblicata il 19/03/2002
Fredda la strada
corre, invisibile alla vista
vago ricordo di un viaggio.
Corro lontano,
per mano un bambino
salvato alla vita.
Scappo, da uomini
già morti
ancora prima di esserlo.
Diserto, da questa
battaglia, chiamata vita,
cha ha una sola vincitrice
ma tanti vinti.
Ora, Morte,
concedo a te le mie spoglie
mortali, vigliacca scelta
di un uomo segnato.
La morte risponde
con un silenzio.
Ultima casa,
fine agognata di una
vita fallita.
Il salto, lo schianto
di me nulla è rimasto.
La morte sorride,
la scelta è fatta, poi,
scompare.
In alto il bimbo
rimane, porta in grembo
l'ultima lettera:
"Io Ti Amo".
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