PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 18/03/2002
Oggi è una di quelle giornate strane,
in cui il mondo di tutti i giorni sembra più piccolo,
e il cielo più lontano.
Mai come in questi momenti ci si sente piccoli,
insignificanti,
fragili,
soli di fronte all'infinito.
Sul muro di una casa in cima alla collina,
una casa che si staglia contro il cielo,
su quel piccolo muro posso vedere riflesso lo spazio siderale.
Il cielo è di un azzurro troppo intenso:
mi vengono in mente le immagini del giorno lunare
in cui si vede la luce solare,
ma al contempo è anche notte.
Da una parte c'è il sole,
dalla parte opposta è buio.
Oggi la nostra coperta abituale si è strappata,
e siamo tutti qui,
senza rete,
affacciati sul vuoto.
Gli alberi si aggrappano alla terra,
quasi anch'essi fossero partecipi
di questa inquietudine.
Domani tutto tornerà come sempre,
nel solito anestetico tran tran,
quell'ambiente ovattato
che avrà riacquistato i suoi confini.
Il vento serve a questo:
serve a svegliarci talvolta dal nostro torpore,
a ricordarci che sì,
qui c'è il nostro mondo,
ma attorno ad esso
c'è anche tutto il resto.
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SPLENDIDA!!

il 18/03/2002 alle 20:28