Tac!
E la trappola scattò
Mentre il temporale
Si abbatteva
Con violenza
Sul vetro freddo
Della finestra
E la musica
Suadente
Spariva
Nel fragore
Della pioggia.
Subito non avvertii
Alcun dolore
Solo una sensazione
Di vaga impotenza
Poi un malessere
Cominciò a penetrare
Lentamente
Fino a quando
Dovetti coricarmi
E guardando
La lampada sul
Soffitto ed i suoi
Cerchi concentrici
Di luce
Mi convinsi
Improvvisamente
Che le mie ore
Erano contate.
La morsa del dolore
Divenne allora insopportabile
E il desiderio
Di liberarmene
Non fece che accrescere
L'angoscia nella quale
Mi dibattevo.
Respiravo ormai a fatica
La stanza cominciò a girare
Su se stessa
E io ormai conscio
Del mio destino imminente
Strinsi forte i pugni.
Il Veleno
Ormai era il mio
Padrone.
L'Amore
Mi aveva permeato
Le membra
E nuovamente
Ucciso
Senza pietà
Alcuna.