Un abbraccio cosmico a te, Sera, sono contento che condividi le mie visioni...
Ciao
Axel
Come spesso accade, i primi versi sono quelli che, nonostante cerchiamo di camuffarlo, vengono scritti più con il cuore, con entuasiasmo, o semplicemente nei quali è maggiormente concentrata l'intensità dell'estro poetico. Sono quelli che preferisco:"occhi allungati fino al crine di ghiaccio, rintocchi di ere perdute". Leggendo questa poesia, ad esempio, e quelle di MarcoJohnBraglia, convengo che l'accostamento di dati sensoriali differenti (es."echi di luce") è di grande effetto! La nube di Ort... una culla per le comete (?). Poesia piena di magìa, un velo di tristezza e di indeterminato. Bella.
PS. Volevo chiederti se ti va, di dare uno sguardo ad un mio componimento di tipo amoroso: Un filtro alla verbena. Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi, a me pare d'effetto.
Ciao e bravo davvero, sei originale, non ti ripeti mai. Questo è un tuo pregio non indifferente. Ciao
Dario
Un bel viaggio davvero,ci ritrovo Camelot,Dune,Aasimov,il mistero della nascita e della morte,la paura di toccare il Sole/Dio forse !!!
Complimenti
Un saluto dall'interporto
Anto
Ps
Hai ricevuto la mia email ???
Hai ragione Dario, in genere i primi versi sono quelli che aprono la poesia al suo svolgimento, tutto nasce dall'inizio... sembra tautologico ma è... logico! Sì la nube di Ort è un ammasso di detriti, satelliti e comete al confine del sistema solare e da lì ciclicamente arrivano fino a noi per tornarci: è stupendo, se ci pensi! Guarderò con piacere la tua poesia, a presto!
Ciao
Axel
Grazie del commento e anche per la mail che finalmente ho ricevuto, l'aggettivo "disperatamente" che ho usato per la poesia "Il Mio Bambino" è dato dal fatto di aver già perso una figlia, per cui l'amore per gli altri venuti dopo è "disperato" nel senso che c'è un sottile angoscia data dalla felicità di averli e dalla paura di perderli. Come dici tu, ci sono un po' tutte le componenti nelle mie poesie, da Camelot a Dune. Sono contento che ti ci ritrovi. A presto!
Ciao
Axel