Calpestando sempre gli stessi passi
ricalco ancora inquieto l'orma,
tronfia creditrice degli incassi:
d'estinti debiti, sospetta forma.
Insaziabile fame di certezze,
non appaga vorace la speranza
di trovare soltanto le carezze;
nelle mani strette ad alleanza.
Irrequieto inseguo l'ombra schiva,
più affranto ancora dal frastuono,
ambasciator che l'inverno arriva
per annunciar la morte del perdono.
Ma per timore balena forse solo in testa
che ogni lampo inviti sempre la tempesta.
18 aprile 2001