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Utente eliminato
Pubblicata il 16/03/2002
Per tre giorni l’hanno ucciso
per chissà le volte l’hanno rispappolato
ruota su ruota
Ora è steso
Le budella
deflagrate
all’asfalto
Il corpo in disordine
gli schizzi attorno.
E il cielo bastardo non ne ha pietà
Pesante d’afa grigia
schiacciandolo solo dippiù
stridendone fino alla rottura
i denti nel sangue
nelle cavità.

La macchina dopo porta
un altro colpo
duro
agli ottant’allora
e il cranio versa
scrigno caldo
il suo valore
all’asfalto
e un dolce
uccellino tenero
se ne ciberà.
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