Sono messi che ondeggiano su plaghe carnose
misteri di rose mi pungono già
effluvi esaltanti di belletto
mi ghignano dentro
se mi passi accanto
e tu volevi toccare le stelle riflesse nel lago
è solo un pensiero la realtà non è questa.
Vermeggia la serpe lungo il sentiero
ne odo il fruscio eloquente di bosco
ma nemmeno questo voglio
l’amore nostro scricchiola
bicicletta vecchia
e Camomillo annuisce a voci di orchidee isteriche,
non sempre la realtà eguaglia il sogno
mi calo il sombrero e siesto in divieto di sosta.