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Pubblicata il 15/03/2005
Facile incontrarlo
quando dilegua il sole
sotto piumose nuvole
il suo tubare dolcissimo,
quanto le sere tristi
imbiancato di cenere
scialle ricordi.

Ohimè, sulla testa
ocello d'altro mondo
lo confonde
e tutto vuol creare.
Calmo, inquieto
come calice di vino
nel terrestre impero.

Enfiata sospiri
sulle pendici del cuore
quando tormenta
e ritarda ogni ritorno
sepolte idee sconosciute:
frulla sul letame l'ali
come forsizia al vento
sibilando
l'abito raffrigno.




dedicata alla sua compagna d'amore
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lo si incontra anche
nella tenerezza
del primo mattino,
quando fresca ombra
dilegua l'oscuro
della notte in calice
divino...
e candide le ali
sorridono al vento
che gli gira in tondo
e par contento
di aver riconosciuto
un dolcissimo amico...


dedicato a chi conosce la compagna del colombo

il 15/03/2005 alle 18:48

si...ottimo lavoro!

il 15/03/2005 alle 19:51

:-))))

il 16/03/2005 alle 09:14

ciao..........grazie!!!!!!

Valter

il 16/03/2005 alle 09:15