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Utente eliminato
Pubblicata il 13/03/2002
La notte gonfia di vino
livida di percosse
ti stava attorno

puttana

La musica vibrava
le mura del posto
e la folla dentro
Ero in fila per il cesso
quando t’avvicinasti
sfatta
“C’hai due righe?”
-Riuscisti a dire-
“Cazzo dirai?”
-Risi io-
E t’inquadrai
“Vara che figa!” pensai
Tranci di musica a pezzi
Rock’n’Roll

Poi i tuoi baci
mi caddero addosso
poggiato a un muro
fresca umidità
sulla parete lercia
Una mano toccava
i pensieri zozzi
e te
L’altra attenta stava
a non sbrodar la pinta
E la tua lingua
sapeva d’alcool
ma sapeva bene
come far schiantare
Marte Giove
e ‘sto sbligo
d’un sabato sera,
fatto di tagli
rossi di vino
e di infette Lune
marcite pustole
nella notte mia giovane.
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