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Pubblicata il 13/03/2002



con il furgone della ditta
vado con calma, perdo tempo,
mi piace il viaggio senza radio e
solo con le sigarette e la strada
continuo senza fretta,
ai lati dell’autostrada
ci sono campi e vigneti spogli
coi loro palidi di sostegno che
sembrano una distesa di lapidi
e dietro si alzano montagne scure,
enormi, parte terra e parte roccia.

davanti a me la strada sembra
non avere un termine e questo
mi tranquillizza, penso che non
avrò problemi per un po’:
accendo una cicca
e il sole scalda
abbasso il finestrino
mi godo l’aria e il resto
faccio un tiro
accelero
il motore romba
mentre sorpasso un tir
scappando dal mondo dietro
sperando di non arrivare mai
a quello che mi aspetta.
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