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Pubblicata il 27/02/2005
Un due tre,
cado,
polvere di vita,
rotolando saltando
dal mio re
vado
per una salita
ogni tanto pregando.
Frammenti d'aurora
seduti
nel tribunale
del buon gusto
che pian piano perfora
minuti
sul dorsale
di malandato busto.
Ritagli
di albe infernali
s'ammassano in testa
che il collo abbandona
in sbagli
cossosi da mali
in disorganizzata festa
che immondizia dona.
Mi guado
ma non mi vedo
sarò tardo,
stanco mi siedo.
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oltre ad essere bellissima, mi viene in mente che deve essere stato ben difficile scriverla con queste rime..o almeno, per me lo sarebbe stato..ma forse per te non è così..complimenti e bacio,
strange

il 27/02/2005 alle 21:34

Oltre che una "conta" ricorda la pioggia nel pineto (un accostamento naturale!)!
Belle le immagini!
Un salutone

il 28/02/2005 alle 09:09

Beh, ho inziato a scriverla e mi sn reso conto ke cn queste rime sarebbe stata migliore e ho proseguito,ciaoooooo,
fallen.

il 28/02/2005 alle 16:17

Beh è una specie di conta e grazie per la pioggia nel pineto, ke è una delle mie poesie preferite,
un saluto,
fallen.

il 28/02/2005 alle 16:19

musicalissima e profonda, davvero un piacere leggerla!
:-))

il 28/02/2005 alle 18:49