Al risveglio mi chiedo
cosa è stato?
Poi capisco e dico: Ah!, già.
Sto guidando, piango
e mi chiedo:
perché?
Poi continuo dicendo: vabbè.
Mi muovo, il vento mi si attorciglia, mi distrae,
ma improvviso un pugno bussa dalle viscere e mi chiedo:
cos’è?
Non penso più al vento, mi annullo dicendo:
lo so.
E coprendomi il volto,
cammino all’indietro
lottando e aspettando che
qualcuno a mani tese mi fermi.