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Pubblicata il 16/02/2005
Era esso stesso un mondo parallelo,
al mio stesso mondo.
In esso vi erano poveri nati o diventati,
essi non avevano nessuna colpa.
Molti di essi avevano ereditato quella
stessa poverta'.
Molti di loro erano stati licenziati o dai
piu' furbi raggirati.
Ma la paura piu' grande era l'indifferenza.
Essa era spaventosa ,piu' della
poverta' stessa.
C'erano persone malate senza che esse
fossero inferme.
C'erano persone malate, esse non erano
contagiose.
Esse erano solo piu' deboli , esse erano
fragili.
Dopo un periodo negativo della loro stessa
vita,essi suscitavono diffidenza.
Essi diventavano vittime di malsani
pregiudizi.
Mi accorsi con rammarico che esso non
era un mondo parallelo.
Mi accorsi con un po' di vergogna che esso
non era nemmeno un sogno.
Era tutto reale, e sul mio mondo tutto
appariva normale.
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troppe ssssssss. comunque un buon contenuto..poetico

il 16/02/2005 alle 18:58

Il tuo mondo è vero, tra i furbi e i fessi passano i giorni della nostra vita . complimenti SECCO.

il 08/03/2005 alle 17:02

grazie del commento ciaoo

il 06/03/2006 alle 17:38

grazie del commento come va seccaccio ciao

il 06/03/2006 alle 17:39