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Utente eliminato
Pubblicata il 11/03/2002
aaaaargh solo un grido
solo il silenzo
il mio.

Nessuna parola
potrà mai
maiiii
ridarti una luce di me
e questo non è
come... morire?

La seconda volta.

Per fortuna che il mondo è finito
...ma ancora non lo era
non del tutto
quando hai scritto
o forse si.

Forse la neve...
gli sci
le vostre braccia
nella vostra stanza
nel vostro albergo
forse erano già letali per me
e io non lo sapevo.

Ma ti ringrazio di avermi parlato
mi sarei aspettato un silenzio
osceno.

Ma non dirmi più che ti odio
non dirmi più che ho rancore
non usare parole dolorose
non dubitare,
tanto oramai non ti costa niente
non rischi più niente
se non il mio vuoto

E se arriveranno parole amare
che non capirai non pensare
all'odio o al rancore
pensa alla mia disperazione
e a questo male
che ti ostini a non guardare,
a non ascoltare.

Se un po' mi hai amato...
non vorrei la tua pietà
ma non capisco.
NON CAPISCO

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Polonio , che disperazione , mi fai tornare indietro con la memoria e ricordare quei momenti , che ancora oggi non ho capito ma..... ho forse accantonato , quelle domande , anzi quella domanda , "perchè???" eh .... che sensazioniiiii
Le hai descritte bene e mi piace la poesia oltre a quel che vuoi dire.

Alla prossima

il 11/03/2002 alle 15:29

polonio o me?senza parole sei riuscito a descrivere cio ke tutti almeno una volta abbiamo provato!l unica cosa diversa nella mia storia sono le coste della california e no gli sci!!!!!!

il 24/04/2002 alle 10:01