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Pubblicata il 05/02/2005
Sporca del sangue violaceo dell’uva
Tra stecchi contorti carichi d’ebbrezza
Cammini col sole, danzi con le api,
come loro, ricerchi nettare vitale

appiccicosa foglia gialla, e ricurva
sul manto filamentoso di lieve carezza
respiri ogni attimo di luce, accogli,
ansiosa come un respiro d’attesa

il bacio del crepuscolo vermiglio
che mostra le ombre e la loro stanchezza
al passo del fagiano,

maschera di luna, sei ora vicina
e i tamburi, battendo all’unisono
ricordano a Dio che siamo amanti
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un canto che fa vibrare sospiri nelle tenue ombre della notte...complimenti

il 06/02/2005 alle 13:24