Sporca del sangue violaceo dell’uva
Tra stecchi contorti carichi d’ebbrezza
Cammini col sole, danzi con le api,
come loro, ricerchi nettare vitale
appiccicosa foglia gialla, e ricurva
sul manto filamentoso di lieve carezza
respiri ogni attimo di luce, accogli,
ansiosa come un respiro d’attesa
il bacio del crepuscolo vermiglio
che mostra le ombre e la loro stanchezza
al passo del fagiano,
maschera di luna, sei ora vicina
e i tamburi, battendo all’unisono
ricordano a Dio che siamo amanti