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Pubblicata il 28/01/2005

Fiumi di parole
lava incandescente
che travolge
l’essere
che brucia
l’intoccabile
stato
delle cose.
E sentire
richiami di tempi
bruciati
come fuscelli
avvolti da fumo
come arbusto
incenerito
fin dalla radice.
Non consola
l’odore forte
di ginestra
ormai neanche gialla
di abeti
già sotterrati.
Vorrei solo
un vuoto silenzio
riempire
il mio giorno
che muore.
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Si evince la "turbolenza" interiore non c'è dubbio e lo fai con una serie di immagini molto profonde e significative, dove si riesce a captare anche una certa perdita di fiducia. O sbaglio?
ma non deve essere così. Dai!
L'arbusto che in apparenza sembra incenerito fin dalla radice, ha sicuramente ancora un soffio di vita dentro, la ginestra, a suo tempo, esploderà nel suo giallo estivo, e nuovi abeti rispunteranno dalla terra. Fidati!
Cmq mi piace molto, anche se molto triste, lultima parte della poesia:
"Vorrei solo
un vuoto silenzio
riempire
il mio giorno
che muore."

Complimenti ancora
Ciao
MTA

il 29/01/2005 alle 07:28