Amore mio, che hai perso le ali
per inseguire un gabbiano
per poi cadere
in uno stagno nefando
Amore mio che eri lucente
con la tua spada tratta
dove i vinti erano eroi
e le promesse erano certezze.
Amore mio, ferito e tradito,
dai sorrisi indifferenti
dalle braccia troppo fredde,
dalle vittorie troppo effimere.
Amore mio, ritorna e scaccia
i loschi mercanti, che degli ideali fecero scempio e della
menzogna ne fecero il tempio
Amore mio ritorna e illumina
le mie notti buie e uccidi
lo scorpione, che esce dalla
bottiglia ormai vuota.