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Pubblicata il 06/03/2002
Sento lontani i passi e fioche le voci
dalla foschia dispersa ovunque
non pare nulla
neppure dallo specchio lacustre
che non ha riflessi e
di tutti grigiori umani sembra pregno
s'ode solo un cupo rumore
ma più vicini sento i passi e odo le voci
lo sguardo mi volge ed una voce
una voce calda mi scuote
l'occhio s'impunta lo sguardo
oh che felicità avanza a tal calore
oh che bello esser giunto in terza d'età
maturità di mente saggezza buona
t'invidio signore
tu come noi
volevi cambiare il mondo
tu alla discendente parabola di vita
insegni a me in piena crescita
la serenità passata
ed io capace solo di sognare
vengo invaso dalla tua saggezza
come fulmine s'abbatte sull'albero
io mi anniento a tua visione
ricomponendo la mia frattura
acquisto luce nuova
da te donata
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Grazie Sera , finalmente parole di apprezzamento alla saggezza dell'età avanzata, sono molto rispettoso dell'esperienza delle persone , le persone anziane hanno tanto , tanto , ma prorpio tanto da darci , in saggezza di vita , in tutto.
In questa poesia ho raccolto lo stato d'animo che ho vissuto in un incontro così casuale , inaspettato , ma così caldo , pieno di significato e da una giornata triste che era , si è trasformata in un susseguirsi di sorrisi e voglia di arrivare all'età della saggezza.
Ciao alla prossima.

il 06/03/2002 alle 23:25

Quand'ero giovane il mondo
volevo cambiare
falsi miti messi su altare
sognavo di bruciare
ora che i passi si fanno stanchi
ne raccolgo i pezzi
e i ricordi porto avanti.

Luigi
( per la serie, non so più parlare senza versi )

il 06/03/2002 alle 23:43

Ciao Luigi , sì vedo che i versi ti sono entrati nell'uso del comune linguaggio , e sono sempre appropriati

Penso che sia giusto così , cioè che in gioventù si debba credere nella possibilità di cambiare le cose con le propprie forze e in fase matura si debba invece conseguire la tranquillità del presente sulla base di quello che si è costruito negli anni in cui si voleva lottare a tutti i costi e che fino ad oggi ci ha comunque condotto.

Ciao alla prossima.

il 07/03/2002 alle 11:08

Ecco una cosa di cui, io credo, il mondo abbia bisogno. Recuperare il rapporto tra le nuove e le vecchie generazioni che sembrano andare su binari distinti per forme ed obiettivi. Uno chiaro, lucente, integro e impertinente, l'altro consunto, ruvido, opaco e pacato.
La differenza è la maestra più in gamba......
E la tua poesia mi piace.
Terry

il 07/03/2002 alle 14:47

Grazie Terry , ogni tanto ci si legge e commenta , vero?
Leggo con piacere le tue parole , sia nelle tue poesie , sia nel tuo commento , non credo di dover aggiungere altro.
La terza età è veramente una fonte inesauribile di esperienza , in tutto , io ho imparato tutto dai miei nonni e zii anziani , una mi ha insegnato a dipingere , una ad amare gli animali , una ad amare i sentitmenti , una ad accettare le difficoltà .......
Ho imparato tutto e non ho dimenticato niente.
Grazie a loro e a te
ciao alla prossima.

il 07/03/2002 alle 14:55

grazie.

il 11/03/2002 alle 11:00

Grazie.

il 11/03/2002 alle 11:02