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Pubblicata il 14/01/2005
Una voce s'ode lontana,
un grido fende l'aria
come una rigida sferzata
di vento freddo notturno,
una voce s'ode lontana,
si avvicina l'amico
piangente con le mani
sporche ancora del giovane
sangue che scintilla
di cupo rossore,
una voce s'ode lontana,
avanza tra le lacrime
sgomitando tra la folla
festosa ed ubriaca
mentre ebbro s'accascia
nel conforto della terra...
Una voce s'ode lontana,
l'urlo assordante di chi non è più
parla per bocca di chi continuerà
con vergogna ad essere,
sputando dalla sua gola
le poche confuse parole
che fecero tremare i mari
e camminare le onde furiose,
le poche parole di un pazzo
da un matto follemente usate,
le poche parole del dubbio
che ora recitano altri attori,
le poche parole vere di quella
voce che s'ode lontano:
la fata è morta!
E con lei il suo bosco incantato.
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