PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/01/2005
mi vergogno
di questa mia società
che produce bombe al mattino
e strane rotatorie francesi
per la tipica nebbia londinese
quella di metà pomeriggio

ancora mi vergogno
quando bevo del buon vino rosso
nel bar il solito
il suo stemma un simpatico leone alato
drogato leone del politico andato

quanto vorrei
essere figlio del fango
della mia negra madre africana
raccontata dai libri di storia
come antipasto di gamberetti
prima di assaggiare l'impero del coniglio

sarebbe bello spegnere il televisore
non conoscere la roulette russa della borsa
piazza dell'affare assassino
travestito da patetiche libertà

vorrei essere schiavo di qualcuno
cucire nel sangue i palloni
(babbo natale travestito da impiegato)
per far giocare bambini eleganti
nella nebbia milanese di metà pomeriggio

non l'ho mai chiesto
però che importa
sono nato in Italia
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Ok,concordo con ogni tua parola.Dal punto di vista poetico,è un saliscendi tra prosa e poesia.bravo ciao
Ale

il 11/01/2005 alle 22:16

caspita, hai afferrato il mio intento... grazie mille.ciao. speed

il 12/01/2005 alle 00:32