PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 04/03/2002
Fortunato chi sa
vivere coi propri pensieri,
ignorando l'amore lui vive
ma mai il suo cuore cadrà.

Vita d'angoscia e sperare
in chi ha rubato il tuo cuore,
non c'è pietà nell'amore
nessuna certezza in cui credere.

Forse domani lei volerà
verso un destino migliore,
a te solo la polvere resterà
e la sorte di doverti rialzare.
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Sai Ale, l'ho infilata di fretta perchè stasera avevo il corso di ballo, dovevo metterla nelle provocazioni.
Ma è un pò la storia della mia vita.
Io mi appoggio sempre a chi amo, e quando lei si sposta, io cado a faccia avanti.
E due volte ho mangiato la polvere.
Un pò d'invidia la provo per chi sa camminare solo con le sue gambe, anche se deve rinunciare a tante emozioni.
Ma rialzarsi è dura, tanto dura.
Ricambio l'abbraccio
Luigi

il 04/03/2002 alle 23:34

Io due volte, Bulbul, ma mi hanno preso gran parte della mia vita.
E la seconda è ancora più dura.
Difficile rimettersi bene in piedi.
Difficile poi camminare.
Forse impossibile riprendere a correre.
E se fosse questo che ci dà questa frenesia di scrivere ?
Magari per dimostrare a noi stessi che possiamo dare tanto e non è stato voluto ?

Luigi

il 05/03/2002 alle 00:10

Ci ho ripensato, Bulbul.
Hai notato che in queste storie, sembra un infinito cammino a tappe ?
Ne finisci una e ne ricomincia un'altra, un maledetto destino frazionato.
Un destino che non si decide a ripartire per non fermarsi più. Mai più.

Ma forse è solo chiedere un'altra sorte.

il 05/03/2002 alle 00:14

In fondo Luigi l'amore ha nel suo bagaglio soprattutto tristezze.
Fa molto male cadere, ma soprattutto rialzarsi,
ma da buon ballerino devi anche sapere che se il ballo non sempre ci appare sinuoso nel suo andamento e libero da catene, la colpa ricade sempre sull'intesa dei ballerini...

P.S. Abbiamo un altra cosa in comune....;-)

Cià Luigi,
Marco

il 05/03/2002 alle 11:20

Anche se su strade diverse, abbiamo camminato nella stessa direzione, vero ?

il 05/03/2002 alle 13:48

Ti dirò, Marco, che la poesia che è sotto di me, ieri sera mi aveva lasciato perplesso.
Dalle tue mail credevo che non fossi mai caduto.

All'uomo triste che chiamo fratello...

Ciao
Luigi

il 05/03/2002 alle 13:52

Parli bene, Pipos il saggio.
Se vuoi vivere l'amore ti incateni, non ci sono altre uscite, trovare la via della luce dopo il buio e impresa ardua, lunga e faticosa.
Spesso lascia segni profondi, troppo profondi per rimarginarsi bene.
E quando passi la mano sopra, senti sempre un pò di dolore.
Un giorno forse imparerò a scrivere belle poesie, intanto mi limito a rigirare il coltello dove fa male. E scopro di avere tanti fratelli.
Ciao Pipos
Luigi

il 05/03/2002 alle 14:00

Eh la vita è questa , ci si alza e ci si ritrova a terra dopo pochi passi , a volte si riesce perfino a raggiungere un'oasi , ma si rivela presto un miraggio e.... di nuovo per terra....


In più come le sai musicare e rimare tu le cose diventano ancora più sentite.

Alla prossima.

il 05/03/2002 alle 16:02

Scusa, ora ho capito cosa volevi dire.
Il ballo abbiamo in comune, vero ?

il 05/03/2002 alle 21:52

Questo è il problema di chi vuole veramente amare, si addormenta cullato da dolci parole, fino al risveglio amaro.
E allora ti accorgi che hai tentato di scalare una parete rocciosa con le sole mani.
E oltre al dolore vedi le dita sanguinanti.

Per la tua seconda affermazione, posso solo ringraziare.

Luigi

il 05/03/2002 alle 21:58