Sai Ale, l'ho infilata di fretta perchè stasera avevo il corso di ballo, dovevo metterla nelle provocazioni.
Ma è un pò la storia della mia vita.
Io mi appoggio sempre a chi amo, e quando lei si sposta, io cado a faccia avanti.
E due volte ho mangiato la polvere.
Un pò d'invidia la provo per chi sa camminare solo con le sue gambe, anche se deve rinunciare a tante emozioni.
Ma rialzarsi è dura, tanto dura.
Ricambio l'abbraccio
Luigi
Io due volte, Bulbul, ma mi hanno preso gran parte della mia vita.
E la seconda è ancora più dura.
Difficile rimettersi bene in piedi.
Difficile poi camminare.
Forse impossibile riprendere a correre.
E se fosse questo che ci dà questa frenesia di scrivere ?
Magari per dimostrare a noi stessi che possiamo dare tanto e non è stato voluto ?
Luigi
Ci ho ripensato, Bulbul.
Hai notato che in queste storie, sembra un infinito cammino a tappe ?
Ne finisci una e ne ricomincia un'altra, un maledetto destino frazionato.
Un destino che non si decide a ripartire per non fermarsi più. Mai più.
Ma forse è solo chiedere un'altra sorte.
In fondo Luigi l'amore ha nel suo bagaglio soprattutto tristezze.
Fa molto male cadere, ma soprattutto rialzarsi,
ma da buon ballerino devi anche sapere che se il ballo non sempre ci appare sinuoso nel suo andamento e libero da catene, la colpa ricade sempre sull'intesa dei ballerini...
P.S. Abbiamo un altra cosa in comune....;-)
Cià Luigi,
Marco
Anche se su strade diverse, abbiamo camminato nella stessa direzione, vero ?
Ti dirò, Marco, che la poesia che è sotto di me, ieri sera mi aveva lasciato perplesso.
Dalle tue mail credevo che non fossi mai caduto.
All'uomo triste che chiamo fratello...
Ciao
Luigi
Parli bene, Pipos il saggio.
Se vuoi vivere l'amore ti incateni, non ci sono altre uscite, trovare la via della luce dopo il buio e impresa ardua, lunga e faticosa.
Spesso lascia segni profondi, troppo profondi per rimarginarsi bene.
E quando passi la mano sopra, senti sempre un pò di dolore.
Un giorno forse imparerò a scrivere belle poesie, intanto mi limito a rigirare il coltello dove fa male. E scopro di avere tanti fratelli.
Ciao Pipos
Luigi
Eh la vita è questa , ci si alza e ci si ritrova a terra dopo pochi passi , a volte si riesce perfino a raggiungere un'oasi , ma si rivela presto un miraggio e.... di nuovo per terra....
In più come le sai musicare e rimare tu le cose diventano ancora più sentite.
Alla prossima.
Scusa, ora ho capito cosa volevi dire.
Il ballo abbiamo in comune, vero ?
Questo è il problema di chi vuole veramente amare, si addormenta cullato da dolci parole, fino al risveglio amaro.
E allora ti accorgi che hai tentato di scalare una parete rocciosa con le sole mani.
E oltre al dolore vedi le dita sanguinanti.
Per la tua seconda affermazione, posso solo ringraziare.
Luigi