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Pubblicata il 05/12/2004
Hai bussato alla mia porta
con il pugno chiuso
di rabbia travolto
con occhi vermigli
di certo sconvolto
da gravi perigli.

Non sei entrato
nell'oasi mi hai lasciato
a creder ancora
che noi abbiam giocato
a sfogliar ad uno ad uno
i petali del nostro cuore.
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Una pennellata di dolcessa! *****x te!
un caro saluto
Dina

il 05/12/2004 alle 23:41

Grazie da zuccherino a zuccherino....
Un abbraccio
MR

il 06/12/2004 alle 18:12

Una disillusione dolorosa ha provocato, forse per reazione, questi versi, indubitabilmente tristi ma altrettanto indubbiamente assai belli. Piaciute molto anche le rime e le assonanze, assai adatte a questo tipo di componimento, di stampo vgamente gozzaniano.
Un caro abbraccio a te.
Michele

il 06/12/2004 alle 18:51

ma lascialo fuori
mia cara amica...
se non è entrato...
non ti merita!

un bacio

nino

il 06/12/2004 alle 20:39

Un testo forse un pò triste per ricordarci quante oasi ci costruiamo per proteggerci... sì, l'ironia di fondo ricorda gozzano, che io adoro proprio per il fatto che è riuscito, nella sua breve vita, a ironizzare sulla stessa con quel distacco di chi sa che deve morire e vede tutto con limpidezza e freschezza...
Ti abbraccio
MR

il 07/12/2004 alle 22:19

Ma si....fa bene ogni tanto chiudere la porta, anche solo mentalmente
Un caro saluto
MR

il 07/12/2004 alle 22:23