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Pubblicata il 04/12/2004
Serafico come lo sguardo di un bimbo
questo vento gonfia di luci
la finestra...

Stringo i denti
stridono
per non cedere al compromesso della folla
lasciate che parta il treno,
io resterò qui
rannicchiato
nel bagno pubblico di questa stazione,
la mia scelta.
Andate via,cromosomi!
Portatevi il peso di questo albero genealogico,
che adesso arriva natale
vi servirà!

Serafico come lo sguardo di un bimbo
questo vento gonfia di luci
la finestra...

Azzerami il passato(chiedo al vento)
le rose dello sparo
fioriranno.
Nessuna vendetta
è solo il mio primo vagito
che vi rompe i timpani,
e vi strappa dal ventre
l'illusione del possesso,
il possesso dell'illusione.
E' un dono la vita,
farfalla che vola
e mano che saluta
un colorato addio!
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Ria

uhmmmm.....mi piace molto"serafico...finestra"...ma dove sei tu?
Sei perso nel passato che vuoi dimenticare,e non vedi il presente che ti da l'addio. la rassegnazione non è una scelta, ma una vigliaccheria.
Non ci sei in questa poesia.
Sei alla finestra e guardi con staticità quella che succede. Agisci!!!
Baci a profusione spronante Ria :)

il 19/12/2004 alle 19:23

In realtà questo è un sogno impastato con la mia interpretazione del sogno stesso....in realtà ci sono,urlo la mia scelta ma solo dentro di me.Ciao..

il 20/12/2004 alle 23:02