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flo
Pubblicata il 28/02/2002
TEMPO INESORABILE





Mai nessuna pietà tempo crudele
hai per la vita altrui che gretta e stanca
passa in un soffio amara come fiele
fredda e angosciata sulla neve bianca

delle pietre sconnesse via dal sole;
or ti restan soltanto pochi sguardi
di fiori colorati e di viole
che non raccogli più: ormai è tardi

e intanto vai sbattendo le tue ciglia
contro gli specchi del destino avaro
pensando alla sfortuna tua ch’è figlia
d’una brillante stella senza faro.

Ti sembra che la sera non arrivi?
o forse troppo vecchio in breve lasso
ti trovi a camminare su declivi
e quivi è giunto il tempo del trapasso.

Ti torci le mani il cuore e il ventre
il fiato ti esce ansante dalla bocca
allor t’accorgi stanco con la mente
che di lasciare il mondo alfin ti tocca.


Flo Il Rimatore
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Scende lenta la sabbia della clessidra, come sangue nelle vene, che fuoriesce verso il nulla.
Sempre bravo Flo.

Luigi

il 28/02/2002 alle 23:41
flo

Ti saluto Luigi,
sempre molto gentile, ti ringrazio
Floriano

il 01/03/2002 alle 08:40

Poesia da oratorio, stanca, lenta, francamente insopportabile. Un consiglio: lascia perdere le rime, qualche genio del passato potrebbe rivoltarsi nella tomba. Non offenderti, ma non vedo proprio che cosa ci sia da imparare dai tuoi versi. Auguri. Ciao.

il 28/03/2002 alle 22:55