PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 24/02/2002



Evolvi pure:
non renderai mai
pari ad uno...
Pensare viene come
una puntura di scorpione...
Rilassati e vedrai
qualche soddisfazione:
rimane il dubbio sempre
di non avere bene
vissuto il proprio tempo.
Cosa importa?
Scrutare suona a volte di paralisi,
abbandonarsi giova solo a tratti...
Cosa importa?
Non cedere a questo, a quello?
Non chiedersi è meglio?
Fa il vivere più bello?
Trascorrer conviene la vita allo specchio?
Cosa importa?



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E' l'apologia del non-pensiero? E' comunque una simpatica soluzione rispetto al pensiero che si morde la coda, ovvero c'è sempre una domanda e mai una risposta. Da prendere a piccole dosi sotto l'ombrellone, con l'aquilone che vola per te nel cielo blu!
Ciao Dario!
Axel

il 24/02/2002 alle 21:25

Inizia, è vero, con una considerazione sul fatto che a volte riflettere sulle cose amplifica il nostro senso di incompletezza, magari, ma si conclude con un interrogativo insoluto, preceduto dalla constatazione che il non-pensiero giova per poco tempo. Pur essendo vero che faccio più leva sul primo aspetto mi auguro che il trascorrere del tempo, nel quale si presume che apprenderò qualcosa, da te x esempio, faccia sparire il mio pessimismo su molte cose, persino sul nobile pensiero. Mi dispiace di essere involontariamente portatore di messaggi controproducenti. Si tratta di pensieri dettati dal mio pessimo umore, non sono cose che credo a fondo, a volte mi abbandono ai pensieri mesti.
Mi dispiace. In fondo comunque credo che poco importa in realtà interrogarsi su quanto si è evoluti, chiedersi se nella vita si è fatto troppo o troppo poco come pensiero o come azione, altrimenti si diventa degli autotormentati come me!!! E siccome voglio evitare a qualcun altro di sentirsi come ci si sente nei miei panni, allora.......
Ciao Axel
DR

il 25/02/2002 alle 00:45

E' giusto credo, che ci sia un tempo in cui nulla ci soddisfa e abbia senso. Da qui nasce anche l'esigenza di trovarlo, questo senso, che nelle persone si realizza in ricerche molto diversificate. Ma lasciarsi vivere sa di passivo (io faccio fatica a concepire pessimismo e rassegnazione). Solitamente è insito nell'uomo il bisogno di lottare per qualcosa, tutto sta, e mi ripeto, nel trovare qualcosa che valga la pena. Poi, tutto il resto viene da sè. Pensare? Forse sì, forse no, se non ci va. Lasciarci andare? Forse no, forse sì, se ci va.
Mi fermo perchè mi sorge un terrybile dubbio: forse sto scrivendo solo cazzate. Vedi? Ho fatto bene a chiedermelo......
Ciao.
Terry

il 25/02/2002 alle 01:48

Giustissimo quello che dici, una volta trovato qualcosa che valga la pena di fare, non ha poi molta importanza domandarsi se si sta sprecando il proprio tempo, perchè tanto non avremo risposta, percui probabilmente bisogna continuare sulla propria strada. Grazie delle considerazioni che mi hai offerto.
Ciao Terry
Dario

il 25/02/2002 alle 12:31

Caro Dario, spero di non aver provocato nulla di controproducente con il mio commento, ho voluto alleggerire un concetto realissimo ma fondamentalmente errato che è appunto quello che "forse è meglio non pensare per non crearsi altri inutili problemi mai risolvibili", per cui ti ripeto, a volte, se l'indagine profonda diventa pesante è giusto accantonarla, lasciare decantare le cose, sotto sotto avviene comunque una maturazione, l'esperienza ne terrà conto più avanti, non disperare se non trovi al momento una risposta esaustiva per tutto, lascia aperto solo uno spiraglio alla speranza, o fai un atto di fiducia per il tuo futuro, solo così getti le premesse per un vero positivo cambiamento. Poi l'indagine più o meno profonda verrà: di sicuro però, se la sua valenza è negativa... è sbagliata! e allora è meglio tornare sotto l'ombrellone!
Comunque concordo con Terry, che bisogna anche saper lottare, proprio tu che con me condividi il fascino degli antichi cavalieri, focalizza il tuo pensiero sulla spada che è al tuo fianco, anche se non la vedi ancora, per combattere la tua battaglia della vita.
Ciao, con affetto
Axel

il 25/02/2002 alle 12:59

I tuoi commenti sono per me un momento di crescita importante, niente di controproducente, anzi qualcosa di molto costruttivo.
Le tue parole possono solo infondere speranza, io semplicemente non posso insegnare, quindi quando scrivo lo faccio per il semplice gusto della scrittura, a volte subordino il contenuto all'effetto della forma. E' per questo che i miei messaggi, oltre che per la mia inesperienza, sono spesso deprecabili.
Ma ho bisogno del confronto, non posso che uscirne migliore, in ogni caso.
E' stato un piacere, Axel
Ciao
Dario

il 25/02/2002 alle 13:38