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Utente eliminato
Pubblicata il 24/02/2002
ogni volta che ho bisogno di sentirti
ogni volta che ho bisogno di parlarti
sulla soglia delle lacrime, nostalgia di passato
tu non ci sei, tu sei lontana, tu non esisti
ed è in questi momenti che mi sei più utile
mi rafforzo nel silenzio, cresco attorno alla tua barriera
e le lacrime si tramutano in corazza
ed è in questi momenti che ti voglio ancora più bene
perché non sei più carne sangue saliva
sei l’idea che non c’è mai, sei il pensiero puro del nulla
le persone cercano il contatto, vogliono fisico e corpo
poi idealizzano il costante degrado dell’abbraccio
io non ti ho mai idealizzata, conosco il tuo guscio
ma adoro quello che non vedo, solo quello che sento
è un’autistica convinzione pittorica, un’astrazione cubista,
ed è difficile far capire alle persone che sono un fantasma,
mi lamentano che sono poco terreno, che ho potenzialità,
addirittura parlano di paura, codardia, confronto
se riusciste a capire che non è un’impostazione la mia
è pura e semplice visione d’insieme, come ve lo spiegate
il mio non cercare mai contatto? non ne ho bisogno,
sono autocerebrativo, ingannatemi col narcisismo,
l’egocentrica visione immatura, e ancora codardia di confronto.
se invece entraste nella mia mente capireste che il mio è
solo un percorso di autoannullamento, una costante
ricerca zen, un piccolo monaco tibetano che si commuove
della vita, ma che della vita non sa che farsene.
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